Mago Annoiato, il progetto mugellano al premio nazionale va alla grande. E si può ancora votare
BORGO SAN LORENZO – Il progetto musicale “Il Mago Annoiato“, interamente “made in Mugello” sta ottenendo importanti riconoscimenti nelle selezioni del premio nazionale “Sotto il cielo di Fred”, dedicato alla memoria di Fred Buscaglione (qui il link per votarlo). Edoardo Cordella, ideatore del progetto e frontman della formazione, racconta questa esperienza.
Al momento sesti assoluti, primi in Toscana. State andando bene, con quale canzone partecipate? La canzone si chiama ‘Vai’, il cui videoclip è stato girato interamente in Mugello con l’aiuto di Gabriele Busi e Francesca Parrini. Attore principale dalla volontà di Ferro è il mitico Francesco Fontani. Si tratta della canzone forse meno rock in assoluto del nostro repertorio. Ma abbiamo optato per una strada più intima. Invece l’album ‘Ci suono sopra’ si può trovare su spotify e acquistare ai nostri concerti. Lo abbiamo interamente registrato allo Studio 70 di Rabatta con Luca Fanti. Suonato da me, Bernardo Sacconi al basso, Andrea Sciarra e Giovanni Milani al sax.
Puoi spiegarci come funziona il concorso? Il premio esiste da una quindicina di anni ed ancora oggi è uno dei migliori in Italia in assoluto. Quest’anno sono iscritti quasi 600 progetti, molti dei quali hanno anche già un contratto con case discografiche. Se dovessimo essere scelti abbiamo deciso di fare una festa gigantesca con gelato per tutti
Potete ancora essere votati? Possiamo ancora essere votati per alcuni giorni, fino al 26 Marzo (qui il link al concorso).
E poi? Secondo il regolamento del concorso la direzione artistica sceglierà a suo insindacabile giudizio nove progetti tra i partecipanti. Poi la giuria social ne sceglierà uno tra i 20 più votati. Nelle passate edizioni gli artisti più votati hanno avuto più probabilità di essere selezionati.
Cosa faranno i prescelti? Parteciperanno, a Torino, a due serate più la finale, il 4 – 5 e 6 di Maggio, in alcuni locali della città.
E’ facile suonare in Mugello? E’ molto difficile suonare in Mugello, principalmente per la mancanza di spazi. Specie durante l’inverno mancano i locali. per fortuna di recente ne sono stati aperti alcuni nuovi. Alla fine è un problema che riguarda anche Firenze per la musica dal vivo. Pensa che in questi mesi abbiamo suonato in vari luoghi d’Italia. Da Perugia a Terracina. Abbiamo suonato a Parma, saremo sabato a Salerno. Poi mancano ancora Torino e Bergamo. Paradossalmente è difficile trovare spazi in zona.
Colpiscono gli strumenti che suoni. Chitarre ricavate da un orologio, da una spada. Li costruisci da solo? Per la maggior parte sì. Li penso e li progetto io. Poi per questioni pratiche, mancando i macchinari, mi faccio aiutare da un po’ di amici, che alla fine dopo tante insistenze cedono e mi aiutano. Ormai, ad esempio, alla Ferramenta 77 di Borgo San Lorenzo mi conoscono e quando mi vedono arrivare si chiedono cosa porterò. Mi hanno visto arrivare con un orologio e piano piano lo hanno visto diventare chitarra. Poi sono arrivato con una pala e ora con una spada. Chissà cosa porterò la prossima volta? Ma c’è stata anche la scatola di sigari trasformata in chitarra. Per quella mi ha aiutato Luca Pieri di Vicchio, della orologeria Pieri, anche per l’orologio-chitarra. Mago Annoiato è un progetto ogogliosamente mugellano. Senza le varie eccellenze non sarei riuscito a concludere queste mie idee pazzerelle.
Ma come fa una scatola di sigari a diventare chitarra? “E’ una scatola di sigari con un manico, tre corde e un po’ di magia. Una delle domande che Mago Annoiato cerca di porre riguarda proprio la definizione delle cose. Alla fine una chitarra cosa è? Quale è la sua essenza? I miei strumenti sono chitarre o altro?
Dal punto di vista musicale che genere fate? Ancora non ho capito cosa è una chitarra, non ho capito che è meglio suonare una chitarra piuttosto che una pala (ride ndr). Figuriamoci se posso definire il genere che faccio. Non lo so. Ai concerti diciamo sempre che siamo un gruppo che si batte contro gli stereotipi di genere, numero, quantità e sostanza. Il genere spesso e volentieri è una gabbia per la musica. Io faccio le mie canzoni. Un giorno escono rock, un giorno escono più pop o folk. Oppure un giorno proprio non escono.
Nicola Di Renzone
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 Marzo 2023