Camilla Capanni: nuova giovane voce nel Mugello

Camilla Capanni
MUGELLO – La Rubrica di Musica e Cultura a cura di Giacomo Pelanti si occupa di musica, arte ed intrattenimento, con l’obiettivo di osservare ciò che accade nel mondo artistico, mantenendo un taglio creativo, alternativo e moderno. Oggi è la volta di Camilla Capanni, 20 anni, di Scarperia, cantante, intervistata da Aurora Amenta.
Immortale, senza tempo e in grado di unire tutti. La musica crea legami e riesce ad accomunare anche persone molto diverse l’una dall’altra: giovani, adulti, bambini, oltre lo spazio e il tempo. Muta, cambia e si evolve con l’essere umano, ma rimane una costante compagna per tutti noi, diventando, per molti, la principale via di espressione e manifestazione, non solo dei propri pensieri, ma della propria essenza.
Oggi la nostra rubrica musicale pone la sua attenzione su una giovanissima: Camilla, di soli 20 anni. Sei molto giovane, da quando hai iniziato a cantare?
“Ho iniziato a prendere lezioni di canto un anno e mezzo fa, finite le superiori, però canticchio da quando ho memoria perché è sempre stata una mia passione. Quando andai a fare la prima lezione di prova, ero terrorizzata al punto che, dopo aver cantato, sono scappata via per l’emozione e la vergogna, dimenticando tutta la roba che avevo con me. Fortunatamente mia sorella, che mi aveva accompagnata, si è preoccupata di recuperare tutte le mie cose. Iniziare a prendere lezioni di canto è stata dura ma anche un passo importante per me, perché in quel periodo mi sentivo un po’ persa e l’unica cosa che sapevo di volere era cantare”.
Com’è nata la passione per la musica?
“La passione per la musica è nata fin dalla scuola dell’infanzia, quando la maestra faceva cantare me e mia sorella davanti agli altri bambini per farli stare buoni. Inoltre, ricordo ancora quanto mi piacesse cantare le canzoni di un anime che ero solita guardare “Mermaid Melody”, serie con protagoniste delle Principesse Sirene. Crescendo, ovviamente, il mio interesse per il canto si è rafforzato”.
Se fossi un solo genere musicale, quale saresti?
“Se fossi un solo genere musicale, direi il pop, essendo quello che ascolto di più e che, a mio parere, riesce ad esprimere qualunque emozione, proprio perché molto vario. Mi piacerebbe, però, esplorare anche il soul, perché trovo che la mia voce si addica meglio a questo genere”.
Cosa provi quando canti?
“Quando canto provo una sensazione di liberazione, sento di poter esprimere la mia emotività e sfogare le mie emozioni. Questo mi fa sentire più leggera, anche se spesso le mie sensazioni variano a seconda del mood della canzone. Cantare è un modo per gestire la mia sensibilità. Certo, davanti ad un pubblico è diverso visto che, essendo alle prime armi, non riesco ancora a sentire la stessa leggerezza che provo cantando per me stessa, anche perché sto ancora studiando per imparare bene la tecnica”.
E l’ansia? Come gestisci le tue emozioni?
“Purtroppo, durante le mie esibizioni, l’ansia si fa sentire, non sento di dare il meglio di me, non come vorrei, ma ci sto lavorando. Di solito, prima di salire sul palco, cerco di fare dei grandi respironi e ripetermi frasi incoraggianti: questo mi aiuta molto con la performance e nel gestire le mie emozioni in pubblico”.
Com’è nata la collaborazione con Giacomo Pelanti, il chitarrista che ti accompagna durante le live?
“Giacomo è il direttore della Lizard, l’Accademia in cui studio. Ci siamo conosciuti quando ho sostenuto l’esame di canto con la mia insegnante. Lui era presente e mi chiese se mi andasse di esibirmi a qualche piccolo evento. Il primo evento al quale ho partecipato era un Voice Contest organizzato da lui a Firenze, nel quale vinsi. Per me fu un’enorme sorpresa, viste le capacità delle altre concorrenti. Penso che la collaborazione sia nata proprio grazie al contest, perché uno dei premi in palio consisteva nella registrazione in studio di una canzone, ed era Giacomo che si occupava di questo”.
Ci sono degli artisti da cui sei solita prendere ispirazione per scegliere e reinterpretare le tue cover?
“Solitamente, quando canto delle canzoni, le reinterpreto a seconda del significato del testo e di ciò che il brano o l’artista vogliono esprimere secondo me. Per lo stile sì, sicuramente mi ispiro a cantanti come Olivia Rodrigo, prevalentemente, ma anche Cynthia Erivo, Reneé Rapp, Sabrina Carpenter, Taylor Swift, Gracie Abrams, Billie Eilish e Ariana Grande”.
Chi sono i tuoi più grandi sostenitori?
“Direi la mia famiglia, mia sorella gemella e una mia amica. Durante eventi ed esibizioni, sono presenze fondamentali per me – soprattutto mia sorella – tanto che, se nessuno di loro è lì presente, ne risento un po’”.
Ci sono eventi in cui sarà possibile sentirti cantare prossimamente?
“Il 15 marzo parteciperò al Mugello Voice, ma intanto ci vediamo sabato 8 febbraio al Fuorionda, a Borgo San Lorenzo, a partire dalle 21:30, in compagnia dei Johnny Walker”.
Aurora Amenta
Foto Asia Tagliaferri
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 Febbraio 2025
Pingback: Il Filo – notizie dal Mugello » Camilla Capanni: nuova giovane voce nel Mugello