Antonio Stefanini
La Scheda:
Nato nel 1966, borghigiano, Antonio Stefanini viene presto avviato dalla famiglia alla musica, e insieme al fratello Pietro prende lezioni di pianoforte da Marilisa Cantini.
Ma la classica lascia presto il posto alla musica rock, dal pianoforte Antonio passa al basso, e nel 1982 arriva la prima band, formata, curiosamente, da due coppie di fratelli: Franco e Francesco Milani, e Antonio e Pietro Stefanini. Sono gli “H2 Rock”, che suonano cover, a cominciare da “Paranoid” dei Black Sabbath, e non mancano i concerti, il primo dei quali in Sant’Omobono, e poi all’ACLI di Scarperia, “con i fan -ricorda Antonio- che ci slegavano le stringhe delle scarpe”.
Poi dal gruppo se ne va Franco Milani, sostituito da Francesco Sighieri, si cambia nome in “Brain Damage“, ed esce anche il batterista Franco Milani sostituito da Riccardo Innocenti “Ghire”. Antonio Stefanini fa un anno di pausa per il servizio militare, anche Innocenti smette e arriva Stefano Luchi, di Brozzi.
E’ la formazione definitiva dei “Brain Damage”, che partecipano al Rock Contest di Firenze, al Palasport, nel 1989 e arrivano secondi.
Poi cambiano genere di musica, più italiana che inglese, con uno stile originale e personale, e italianizzano anche il nome, che diventa “Tetti Toscani”. Gruppo che vince Emergenza Rock a Roma nel 1993.
Ma quando si sale di grado spesso i problemi non mancano. E il gruppo li ebbe col produttore. “Ne uscii abbastanza provato”, ricorda Stefanini. Che suonerà con la band, che assume il nome di “Cometa”, ancora più di un anno, presenza settimanale fissa, ogni sabato, al Be Bop di Firenze.
Antonio Stefanini, pur rinunciando a gruppi stabili, non appende certo il basso al chiodo -ne ha tre, uno acustico, e due pezzi unici realizzati dal marradese Angelino Cappelli-, e collabora a varie iniziative musicali, con Guanto e Franco Milani, suonando, come batterista, a diverse edizioni del “Pavarugo” di Scarperia e del “Rattattu” di San Piero a Sieve, ed anche, basso in mano, al “Rattattugo”.