
MUGELLO – Non c’è dubbio che “Occhi di Bosco” sia, ormai da anni, uno dei più significativi eventi musicali della nostra zona. Non è soltanto un concerto, ma un’iniziativa che ha fatto nascere un legame e una collaborazione tra decine di musicisti mugellani. Nel nome e nella genialità musicale di Fabrizio De André.


Così il prossimo 13 febbraio ci sarà un nuovo evento di “Occhi di Bosco”. Doppio, perché si terrà il concerto al teatro Giotto di Borgo San Lorenzo, e perché sarà ufficialmente presentato l’omonimo CD, al quale hanno partecipato oltre trenta artisti della zona.
Sedici brani di De André, riarrangiati ed eseguiti da Leonardo Bettini (voce), Francesca Morozzi (flauto traverso), Salvo Punzo (tastiere), Andrea Righini (pianoforte), Andrea Gena (chitarra), Filippo Morozzi (chitarra), Francesca Maria Coeli (voce), Franco Milani (chitarra), Claudio Santi (chitarra e mandolino), Roberto Castelli (fisarmonica), Stefano Morozzi (chitarre e voce), Sofia Gori (voce), Andrea Sciarra (batteria), Giovanni Milani (sassofono), Marco Narcisi (basso), Marco Lompi (pianoforte), Riccardo Betti (chitarra e voce), Leonardo Parisio (chitarra elettrica), Simone Barbagallo (voce), Francesco Giura (chitarra), Saverio Vaiani (violino), Thomas Barnes (violino), Giulio Franciulli (cajon), Edoardo Cordella (chitarra), Andrea Barbugli (chitarra), Paolo Magherini (basso), Francesco Fuligni (voce), Iacopo Landi (bouzouki, chitarra), Isabel Dawe (cajon), Francesca Chiriatti (cori), Nadia Di Zenzo (cori), Maria Rosaria Minnelli (cori), Francesco Gabbrielli (trombone), Anna Martelli (cori).

Con loro ha partecipato il Coro de “Le Onde”, una formazione canora femminile, di Luco di Mugello, diretto da Anna Martelli, nato nel 2019 con uno scopo benefico: sostenere la ricerca contro il neuroblastoma.
Stefano Morozzi è stato il promotore di questa avventura musicale che ormai continua da quasi cinque anni e gli abbiamo chiesto di raccontarne il percorso. “Occhi di bosco – inizia – è nata nel 2019. Io facevo attività, da solista, e quell’estate mi contattarono i gestori del rifugio I Diacci, Qui nacque l’idea. Da tempo insieme ad Andrea Sciarra ragionavamo di fare un evento-omaggio a De André. Qualcosa era stato fatto, al Garibaldi di Scarperia, al teatro Giotto con i dipinti di Elisa Marianin. Ma quel che ci dispiaceva è che finito l’evento, finiva tutto. Per i Diacci invitai fratelli e amici, con i quali condividevo le serate suonando spesso De André, proponendo loro di fare questo omaggio in una bella cornice come I Diacci. E accadde una cosa inaspettata. Mentre ero al parcheggio in attesa di fare la spola verso il rifugio, arrivò una comitiva, una quarantina di persone, che chiesero: “Ma per andare a sentire De André, qual è la direzione?”. E alla fine quella sera c’erano 400 persone, fu una sorpresa per tutti, un battesimo che ci ha esaltato e spinto a continuare. Occhi di bosco lo proponemmo a Latera, poi a Vicchio, in teatro. Facemmo il tutto esaurito”.
ìIl concerto al teatro “Giotto” di Vicchio

Morozzi spiega: “Non siamo una cover band, e ogni nostro spettacolo è unico, i pezzi vengono eseguiti sempre in modo diverso, non proponiamo mai lo stesso brano arrangiato nella stessa maniera, e non potrebbe essere altrimenti. Altri musicisti fanno diversamente, imitano la voce, ripescano le partiture originali, noi invece ci ispiriamo a ciò che è stato suonato da De André ma l’arrangiamento cerchiamo di farlo noi, cose semplici suonate al meglio delle nostre possibilità. Ed è un progetto aperto a tutti, a chi è navigato nei live, ma anche a chi non era mai salito su un palco. A tanti di noi, me compreso, era capitato raramente di suonare davanti a cosi tante persone. E’ un progetto bello, che ci sta dando tanta soddisfazione”.
E l’idea del disco?
“Lo presenteremo il 13. E’ un segno, un ricordo, e anche un modo concreto di sostenerci. Lo abbiamo registrato al Seventy di Luca Fanti. Che ringrazio perché ci ha offerto un contributo preziosissimo a livello professionistico. Non lo siamo, ma ci ha trattato come professionisti. Al Cd abbiamo lavorato in sala di registrazione da maggio a settembre 2024, coinvolgendo più di trenta musicisti della zona”.
Perché proprio De André?
“Non credo di raccontare niente di nuovo – risponde Stefano Morozzi – ma il cantautore genovese, al di là della bellezza della voce, taglia in maniera chirurgica le nostre coscienze, a ognuno di noi offre un’ispirazione particolare, ha parole per tutti, riesce a scalfire le coscienze, ha una capacita ammirevole di descrivere situazioni e dare messaggi significativi. Con parole scolpite su misura ci fa percepire l’amore che c’è dietro ogni pezzo: un prodotto musicale concepito non per l’industria ma per trasmettere un messaggio, e credo che ognuno resti colpito da un suo brano. A me De André piace molto perché lo ritengo molto sincero, sia nelle parole che nella musica: del resto quando non era in grado o non aveva l’ispirazione, riarrangiava brani di altri, brani che lo colpivano: è un autore che non si vergogna di proporre lavori degli altri e farli propri”.
Un ultimo aspetto, altrettanto bello: da “Occhi di Bosco” è nata una condivisione speciale, e di lunga durata, tra tanti musicisti mugellani: “Nel primo eventi, eravamo in quattro o cinque, poi la cosa è cresciuta – dice Morozzi -: è bello condividere il palco, è bello suonare con persone del proprio territorio, è una bella occasione per ‘intrecciarsi’: abbiamo tirato dentro chiunque si offrisse a allo spirito del progetto. Nessuna pretesa di suonare a livelli stratosferici, non ci riteniamo musicisti di grande bravura, ma facciamo quello che sappiamo fare e cerchiamo di farlo al meglio. E devo dire che sono nate occasioni di confronto molto belle. Al Giotto si esibirà con noi anche il Coro delle Onde, un coro di Luco nato un paio di anni fa: li abbiamo coinvolti in questo lavoro hanno partecipato alla realizzazione del disco e saranno presenti sul palco del teatro. Le “Onde” sono nate con uno scopo molto bello e sono anche molto brave”.
Ecco, infine, chi salirà sul palco il prossimo 13 febbraio:
Francesca Morozzi
Leonardo Bettini
Andrea Gena
Filippo Morozzi
Andrea Barbugli
Andrea Righini
Leonardo Parisio
Edoardo Cordella
Marco Narcisi
Sofia Gori
Simona Pasquini
Maria Francesca Coeli
Franco Milani
Paolo Magherini
Roberto Castelli
Claudio Santi
Isabel Dawe
Francesco Gabbrielli
Francesco Fuligni
Iacopo Landi
Giulio Franciulli
Marco Lompi
Riccardo Betti
Stefano Morozzi
Andrea Sciarra
Andrea Spacchini
Matteo Bruni
Coro “Le Onde”
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 Gennaio 2025





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