“Dario Vettori Liutaio”, la scuola di musica di Firenzuola
FIRENZUOLA – Firenzuola è un piccolo comune ma ha una grande scuola di musica la “Dario Vettori – Liutaio”, che da quasi trent’anni mantiene viva la tradizione e la pratica musicale. Ne parliamo con uno dei fondatori, il maestro Francesco Santoro.
Quando è nata la vostra scuola di musica? Chi l’ha avviata, e quale la molla che l’ha fatta partire? L’Associazione Musicale “Dario Vettori – Liutaio“, insigne e geniale artigiano locale, è stata fondata nel 1990 dai firenzuolini Marco Zini, Nicola Vivoli, dal sottoscritto e dal flautista fiorentino Cristian Luciano Muller. Nel 1989 i tre fondatori, a seguito di un articolo da me scritto e pubblicato sul periodico “L’Alfiere”del Movimento Cristiano Lavoratori locale, riproposero l’esperienza della vecchia scuola di musica, curata con passione e dedizione dal M° Bruno Vignini e ospitata presso l’asilo “Gesù Buon Pastore” di Firenzuola, dove noi da piccoli avevamo studiato. La Scuola nacque all’interno dei locali del MCL e fu appoggiata dal Consiglio direttivo che finanziò l’acquisto di un pianoforte digitale e delle prime attrezzature didattiche. Il Comune di Firenzuola e la Cassa Rurale ed Artigiana del Mugello sostennero l’iniziativa incoraggiandoci con importanti contributi economici. Fu molto gratificante ricevere questa fiducia, nonostante la nostra giovanissima età, dalle massime istituzioni locali rappresentate soprattutto dall’allora sindaco Giovanni Vignoli, dal Presidente della Banca Luciano Casini e dal Direttore generale PierLorenzo Vivoli.
Firenzuola è un piccolo comune, piuttosto isolato. Come fa a “reggere” la “Dario Vettori”, considerando il limitato bacino d’utenza? Le iscrizioni sono state sempre molto numerose e provenienti da tutto il territorio comunale, per cui non abbiamo mai avuto l’impressione di un limitato bacino d’utenza, se consideriamo i nostri numeri in relazione anche alle altre scuole del Mugello. Non abbiamo mai avvertito problemi di tipo economico, tranne nell’ultimo quadriennio. Infatti la Regione Toscana, avendo abolito i finanziamenti derivanti dalla L.R. 88 (sostegno delle Scuole di Musica, Associazioni corali e bandistiche) ci ha fatto mancare un importante sostegno finanziario; ed anche il Comune, a seguito della forte crisi congiunturale, ha ridotto drasticamente il proprio contributo annuale, garantendoci tuttavia l’utilizzo gratuito di una prestigiosa sede e il pagamento delle principali utenze. Soltanto il Banco Fiorentino ha confermato il suo tradizionale sostegno, consentendoci di mantenere un’offerta formativa adeguata ed accessibile alla maggioranza delle famiglie. La sensibilità della Banca si è dimostrata anche recentemente, a seguito della donazione di un pianoforte a mezza coda che sarà utilizzato sia per l’attività didattica che per i concerti a partire già dalla Primavera 2018: Per questo ci sentiamo di ringraziare il Presidente del Banco Fiorentino, Paolo Raffini che da sempre ha mostrato apprezzamento per la nostra attività, a favore della cultura nel Comune di Firenzuola.
Quali le caratteristiche e i fiori all’occhiello della vostra scuola? Abbiamo sempre avuto riguardo per ogni genere musicale (dalla musica classica, alla musica pop, rock, jazz, etnica…), considerandoli tutti importanti per la formazione musicale individuale, soprattutto se affrontati dagli allievi con serietà, passione e disciplina. Poniamo inoltre una fondamentale attenzione alla vocalità e alla pratica corale. All’interno della Scuola sono nate formazioni vocali di alto livello che possiamo considerare nostri fiori all’occhiello: il Coro Femminile “Mulieris Voces” e il Coro giovanile “Na’ara Vocal Ensemble” già vincitore, nonostante la sua recente costituzione, di importanti concorsi e premi, a livello regionale e nazionale. Tutto questo è stato possibile grazie alla presenza di un direttore di grande esperienza e capacità, il Maestro Edoardo Materassi che ha collaborato con la Scuola “Dario Vettori” fin dalla sua fondazione. Un aspetto importante nello sviluppo artistico di un individuo è anche il rapporto con la sua corporeità. A tale scopo abbiamo istituito nell’anno 2000 una scuola di danza classica e moderna con la caratteristica di materia complementare ai corsi di strumento. Vista la crescita inaspettata di questa iniziativa, a partire dall’anno 2013-14, abbiamo deciso di condividere la gestione con l’Ass. Polisportiva “Artemisia”. Durante i nostri anni di attività sono cresciuti nella nostra Scuola veri talenti musicali che hanno deciso di fare della musica la loro professione. Tra loro citiamo soprattutto Giulia Baracani, attualmente primo flauto in importanti orchestre italiane, Mattia Galeotti, batterista jazz e percussionista, studente nei corsi di perfezionamento a Siena Jazz, Ambra Franchini, pianista, insegnante nei corsi propedeutici di pianoforte e attuale dirigente della Scuola di Musica, Pascal Baracani, valente chitarrista rock e Guglielmo Torelli, batterista di una importante formazione di rock sperimentale.
Difficoltà? Oltre alle già citate difficoltà economiche, soffriamo del cronico “isolamento” geografico che si manifesta nella difficoltà di reperimento di insegnanti qualificati.
Quanti sono gli allievi fin qui passati alla “D. Vettori”? E ogni anno, mediamente, quanti allievi avete? Fare il conto di quanti allievi sono passati alla “Dario Vettori” non è semplice. Posso dire che la partecipazione ai corsi ha interessato moltissimi allievi, di ogni fascia d’età, che hanno potuto praticare e sperimentare la gioia di far musica, approfondirne la conoscenza e in alcuni casi farne una vera e propria professione. Considerando l’ultimo decennio, la media degli allievi iscritti alla nostra Scuola di Musica si aggira intorno ai settanta/ottanta allievi per anno scolastico. Sono numeri importanti per una realtà come Firenzuola. Tuttavia, data la valenza socio-culturale della disciplina musicale, la partecipazione dei più giovani potrebbe essere incrementata con politiche di investimento economico mirato che avrebbero una sicura ricaduta positiva per la formazione e l’educazione alla bellezza delle nuove generazioni. La tendenza della Regione Toscana invece, a differenza per esempio della Regione Emilia-Romagna, è stata di inspiegabile disimpegno. Il Governatore Rossi, a mia precisa richiesta di spiegazioni, ha risposto: abbiamo dovuto tagliare i contributi alle associazioni musicali, corali e bandistiche “per ragioni di armonizzazione (tanto per restare in tema musicale ndr) di bilancio”.
Com’è strutturata e che corsi offre? E i costi come sono? La Scuola offre la possibilità di pratica di corsi individuali di strumento ai quali unisce anche la possibilità (inclusa nella quota d’iscrizione) di frequenza di corsi di formazione di base: teoria e solfeggio, armonia, ear-training e musica d’insieme, componente quest’ultima irrinunciabile del percorso di studio di tutti gli allievi. Vi è la possibilità di scegliere tra corsi di mezz’ora, 40 minuti oppure di un’ora, a seconda delle esigenze personali. Gli insegnanti sono in gran parte diplomati nei Conservatori di Stato, eccetto quelli dei corsi propedeutici e di musica moderna che devono comunque presentare un valido curriculum artistico alla Scuola prima dell’inserimento nell’organico didattico. I costi sono per lo più accessibili a tutte le famiglie: un corso con 26 lezioni di strumento individuali di 40 minuti e 20 lezioni collettive di formazione musicale di base non supera i 50 euro mensili: proprio perché crediamo nel valore formativo della Musica. abbiamo sempre cercato di mantenere una politica che permettesse a tutti l’accesso allo studio della musica, offrendo nel contempo un’alta qualità d’insegnamento. Una scuola che non rispetta questi requisiti non ci interessa e andremo avanti con il nostro progetto soltanto se potremo continuare ad offrire a tutti la possibilità di fare musica.
Negli anni che cambiamenti salienti ci sono stati? Sia nella scuola, ma anche negli allievi e nel loro approccio. La scuola, con il passare degli anni, ha puntato con sempre maggiore decisione sulle attività laboratoriali e d’insieme: il lavoro di gruppo è fondamentale per incentivare e stimolare la partecipazione e la creatività individuale. Il lavoro svolto presso le scuole dell’obbligo di ogni ordine e grado, dai nostri operatori, per i laboratori di propedeutica e formazione musicale di base è stato costante e capillare: anche in questo ambito, dato il disimpegno degli enti pubblici, negli ultimi tre anni Firenzuola deve ringraziare il Banco Fiorentino per aver potuto realizzare i progetti di educazione musicale. Abbiamo cambiato sede diverse volte ed ogni volta abbiamo cercato di allestire locali idonei alla pratica musicale. Abbiamo investito moltissimo anche su una sala prove (che necessita ancora di qualche lavoro di isolamento acustico) da mettere a disposizione per tutti coloro che desiderano fare musica. Gli allievi oggigiorno sono sempre più orientati verso lo studio degli strumenti più pubblicizzati a livello mediatico: chitarra elettrica, pianoforte e canto. Non è facile, nonostante i corsi di propedeutica strumentale proposti, avvicinare i ragazzi a strumenti diversi, in particolare ai fiati. I talent ed i social network influenzano molto i gusti musicali e gli insegnanti sono costretti a mediare, nell’attività didattica, tra proposte più tradizionali e repertorio moderno. Oggi i ragazzi, a mio parere, hanno meno pazienza rispetto a quelli di qualche anno fa: abbiamo a che fare con una generazione un po’ “usa e getta” perché il modello socio-culturale di riferimento è questo. La pratica musicale esige invece, oltre alla pazienza, passione, dedizione e costanza per arrivare a risultati di un certo livello.
Progetti e sogni nel cassetto? Tra i sogni nel cassetto, c’è sicuramente quello di tornare ad organizzare importanti eventi musicali, come avvenuto in passato, con successo, per il Firenzuola Folk & Jazz Festival che nelle sue 10 edizioni ha visto alternarsi sul palcoscenico artisti italiani di livello internazionale (E. Rava, S. Bollani, P. Fresu, F. Cerri, Tenores di Bitti, Faraualla, M. Bubola….), manifestazione conclusa due anni fa per mancanza di fondi. Contribuire alla realizzazione, attraverso l’indispensabile appoggio dell’Amministrazione comunale, di un auditorium per lo svolgimento di concerti, convegni, rappresentazioni teatrali, saggi scolastici, a beneficio di tutta la popolazione. Una moderna sala polivalente, dotata di palco, impianto audio-luci, da lasciare in eredità alle future generazioni, come bene comune di sicura utilità per Firenzuola. Riuscire a creare un ensemble di fiati, proponendo un progetto ad hoc, come primo nucleo di un piccolo complesso bandistico aperto a tutti, in particolare ai più giovani. Vorremmo infine completare l’isolamento acustico della nostra sala prove ed allestire, contestualmente, una sala di registrazione con attrezzatura moderna, aperta a tutti i musicisti ed utenti interessati alle tecnologie musicali moderne.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 settembre 2018