Premio “Pigro – Ivan Graziani 2022-2023”, in corsa anche il mugellano “Il Leo”
MUGELLO – C’è anche un musicista mugellano, Il Leo, sul palco del Conservatorio G. Braga di Teramo: sabato 10 dicembre nella città abruzzese si tiene infatti la semifinale nazionale del Premio “Pigro” – Ivan Graziani 2022-2023”.
Il cantautore di Borgo San Lorenzo ha superato la selezione, con il primo singolo “Biglietto di sola andata” che sarà uno dei brani che faranno parte del suo EP (EP sta per EP sta per Extended Play, un formato discografico che contiene più di una traccia ma non ha le dimensioni dell’album Long Playng), in uscita nei primi mesi del 2023.
“Mi sono iscritto anche a questo premio – spiega Leonardo Ignesti – soprattutto per il fatto di essere un appassionato del cantautore a cui è intitolata questa manifestazione. In secondo luogo per provare a dare continuità al lavoro svolto nella prima metà del 2022, quando sono stato selezionato per la semifinale del premio “Spazio d’autore – Rino Gaetano”, a San Gimignano, altro artista a me caro”.
Peraltro il vincitore del premio “Pigro – Ivan Graziani” parteciperà a Casa Sanremo, la kermesse parallela al Festival di San Remo destinata agli artisti emergenti. “Sinceramente è stata una sorpresa e non ero a conoscenza di ciò – dice Ignesti – ma fa sempre piacere ritrovarsi con altri cantautori che considero molto, molto interessanti. Per me è importante confrontarmi con quello che rappresenta parte del panorama cantautorale italiano attuale, all’interno del quale ho scoperto artisti che meriterebbero sicuramente maggiore attenzione, ma che giorno giorno, con impegno, sacrifici e passione, stanno conquistandosela. Mi considero un outsider, vivo tutto questo in maniera molto giocosa, molto “lenta”, dato che il mio percorso musicale purtroppo non è stato lineare come quello di molti altri”.
Che tipo di musica fai, Leo?: “Per natura – risponde – non amo essere etichettato e sentirmi “soffocato” da qualcosa, in questo caso da un genere musicale. Mi piace fare musica, mi piace crearla, avere l’idea e svilupparla, fino a farla diventare canzone. E’ normale che anch’io stia facendo un percorso artistico di ricerca e crescita personale, e se proprio devo definire quello che faccio, beh, direi che la mia musica è di natura pop cantautorale fortemente influenzata da momenti di vita vissuta. La scelta di partecipare a dei premi musicali, attentamente selezionati (come il De André, Musicultura, il Premio Lunezia), ha come obiettivo parallelo quello di farmi conoscere in ambiti sicuramente più di nicchia. Sto anche valutando per l’anno che verrà il premio “Pierangelo Bertoli” a Sassuolo, che è una manifestazione particolare in quanto viene richiesto di portare, oltre al proprio brano, anche una cover del cantautore Emiliano”.
Per quanto riguarda la sua prima produzione discografica, il suo EP, ormai ci siamo: “Stiamo ultimando il mixaggio degli ultimi brani. Dovrebbe uscire tra gennaio e febbraio – nota -. Diciamo che questo EP è una sintesi di quella che può essere considerata la mia maturità personale, cresciuta in questi due anni molto particolari, soprattutto nel primo periodo di lockdown, quando il rallentamento brusco dei ritmi frenetici della vita di tutti i giorni mi ha portato a fare il punto della mia storia di ragazzo-uomo di 40 anni. E non potendola “gridare al mondo”, ho cercato di metterla in musica, e chi mi conosce sa di trovarla tutta, così com’è, in questi cinque brani. In essi credo di aver trovato una coerenza, un’omogeneità di suoni, di linguaggio, di colori. In questo mini disco, in questo mio primo lavoro discografico si spazia tra alcune ballate e un paio di brani più alternativi, un paio di pezzi più lontani dalla classica ballad, un pochino più “rabbiosi” se vogliamo, ma che mi rappresentano anch’essi in pieno”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 dicembre 2022
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