Entusiasmo e calore per il concerto del Gen Verde al “Giotto” di Borgo San Lorenzo
BORGO SAN LORENZO – Un folto pubblico ha riempito sabato 24 Novembre il Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo per il concerto del gruppo internazionale Gen Verde, che ha portato in Mugello un vasto e coinvolgente repertorio di canzoni dal significato profondo; testimonianza che si può glorificare e ringraziare Dio anche usando un linguaggio moderno e vicino ai giovani.
Le loro canzoni, sempre piene di ritmo e accompagnate da belle musiche, hanno parlato di speranza e di impegno. Le loro componenti, il gruppo è infatti tutto al famminile, vengono da vari paesi del mondo: Asia, America del Nord, America Latina, Europa; e dalla loro “base” di Loppiano, in Toscana, portano la loro musica in tournée in tutto il mondo. E il pubblico mugellano, come detto, si è volentieri fatto coinvolgere nella serata.
Alla fine del concerto abbiamo posto alcune domande a due di loro, le cantanti Alessandra Pasquali, romana, e Maria Fatima Alvarez, argentina:
Come è stato cantare qui a Borgo San Lorenzo? “Eravamo state qui per incontrare un bel gruppo di giovani, però un concerto non l’avevamo mai fatto. Di solito in Toscana non veniamo troppo spesso, anche se siamo quasi locali, perché abitiamo vicino a Incisa Valdarno. Tenevamo tantissimo a questo concerto, che era il rientro dopo il nostro tour di due mesi negli Stati Uniti. Abbiamo trovato un pubblico fantastico, la partecipazione veramente è stata ottima”.
Prossimi impegni? “Dopodomani (domenica 26 Novembre ndr) andiamo a Conselice, una città con cui abbiamo un bellissimo rapporto già da tanti anni. Avremo momento di scambio con la gente, sono veramente amici. E il giorno dopo Scalea, in Calabria. E poi andiamo in Svizzera! Andiamo per due giorni per fare workshop artistici insieme a 90 giovani di diverse parti della Svizzera appartenenti a diverse chiese e anche musulmani e non credenti. Allora ci sarà una grandissima varietà, una grandissima bellezza, perché condividere con questi giovani è la nostra passione, condividere le nostre esperienze, la nostra arte. Sentiamo che aiuta i giovani a ritrovare anche un senso nella loro vita. Certo.
Concludiamo con un ultimo cenno al concerto di questa sera. “Gabriele, che è la persona con la quale ho avuto contatto per la prima volta, è una persona squisita, quindi l’accoglienza me l’aspettavo ottima da parte di chi ci ha invitato, però da parte del pubblico così tanto entusiasmo è stato più delle aspettative. Poi questo teatro Giotto è veramente un gioiello; lo ricorderemo perché è il primo concerto in Italia dopo gli Stati Uniti in Italia ed è stato molto molto bello. Grazie mille”.
Nicola Di Renzone
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 Novembre 2023