[vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_custom_heading text=”BIOGRAFIA”][vc_column_text]
Alle chitarre e alle voci Mino Banti e Fabio Naldi; Lanfranco Pieraccini al mandolino elettrico, Roberto Mochi alla batteria: questo il primo nucleo di quella che sarà “Colpo di mano”, cover band ufficiale dei Nomadi. Dapprima si chiamarono “Banda Stretta” (perché provavano in una stanza davvero piccola!), poi, dopo qualche anno diventa “Colpo di Mano”, scegliendo di proporre solo brani dei Nomadi, fino a diventarne cover band ufficiale. Ci furono alcune variazioni nella formazione: lasciano Lanfranco e Fabio sostituiti da Roberto Sagrati di Firenze (chitarra elettrica), e Maurizio Brilli da Sesto (tastiere), Vincenzo Maira da Prato (basso) e per finire Checco Grandoni da Pistoia (voce), mentre Mochi rimase alla batteria. Si aggiunse poi Alessandro Bruno di San Piero a Sieve, polistrumentista (violino flauto saxofono e chitarra), e Mochi venne sostituito da Andrea Laschi, batterista di Montelupo
Molto numerosi i concerti, dal 2003 al 2013: “Abbiamo suonato tanto –ricorda Banti- e sono state esperienze belle: la Festa della Musica a Forlì, abbiamo suonato a Tarquinia in riva al mare, a Civitella Marittima abbiamo fatto una serata insieme a Shapiro, si è suonato a Scarperia per l’inaugurazione ai giardini intitolati ad Augusto Daolio e c’era anche la moglie di Daolio, abbiamo suonato alla Flog. E avevamo un bel seguito”.
Ultimo concerto, nel 2018, a Barberino, con una reunion dedicata a Roberto Mochi, in piazza Cavour.
C’è l’intenzione di rimettere insieme il gruppo. O almeno, nel 2019, se ne sta parlando…
[/vc_column_text][vc_custom_heading text=””][vc_column_text][/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”65745″ img_size=”400×300″][vc_custom_heading text=”” font_container=”tag:p|text_align:center|color:%23dd3333″ link=”||target:%20_blank”][vc_gallery type=”image_grid” images=”65747,65746,65745,65744″ img_size=”120×120″ title=”Galleria Foto”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][/vc_column][/vc_row]
1 commento
Pingback: Il portale della musica del Mugello Mino Banti