BORGO SAN LORENZO – Borghigiano da generazioni, Roberto Bassi viene da una famiglia di musicisti. Suo fratello maggiore aveva un gruppo, ed è sentendolo suonare che in Roberto è nata la passione per la musica.
“In casa avevamo un pianoforte che non usava nessuno, così iniziai a suonare le prime note – ci ha raccontato. – Il mio primo concerto è stato alla festa della fragola di Sant’Agata.”
Roberto ha iniziato da autodidatta, suonando in diversi gruppi mugellani, tra i quali i LEM (Libera Espressione Musicale).
“Da giovani pensiamo sempre di essere i migliori – ci ha detto. – Anch’io lo pensavo, finché sono andato a Firenze e ho iniziato a prendere i primi schiaffi in faccia. Così ho capito che avevo ancora tanto da imparare.”
Ha iniziato a prendere lezioni private e in questo modo ha incontrato Leonardo Pieri, il primo dei suoi mentori. Oltre all’armonia jazz, Leonardo gli ha insegnato a capire lo strumento, le sue potenzialità, e ad acquisire confidenza con esso.
In seguito ha incontrato Simone Papi, musicista classico e jazz, che ha fatto parte dell’entourage di Pupo, di Umberto Tozzi, ha collaborato con Laura Pausini, Raf e scritto le colonne sonore di alcuni film.
“Un giorno Simone mi ha chiamato e mi ha chiesto se conoscessi una certa Alessandra Amoroso – ci ha raccontato Roberto. – Io gli ho risposto di no. Non la conoscevo.”
È grazie a questa chiamata che Roberto Bassi ha incontrato Alessandra Amoroso, e poco tempo dopo ha realizzato il primo album con lei.
Nel 2009, la società discografica Sony ha chiesto di formare una band che potesse seguire Alessandra in tour, e Roberto ne è entrato a far parte.
“Sono fortunato. Ho lavorato in fabbrica per una vita, so cosa vuol dire svegliarsi la mattina e non aver voglia di andare a lavorare. Adesso quando mi sveglio penso: sto andando a divertirmi.”
Benché Roberto nutra un’immensa passione per ciò che fa, il suo lavoro è tutt’altro che una passeggiata. Ci ha spiegato che prima di partire per un tour ci sono settimane di prove, tutti i giorni, dalle nove del mattino alle otto di sera. Oltre all’impegno di passare mesi lontano da casa, e alla preparazione fisica e mentale che servono per riuscire a suonare ogni sera di fronte a migliaia di persone.
“È un piacere lavorare con Alessandra Amoroso, molti musicisti vorrebbero venire in tour con lei – ci ha detto. – Riesce a creare un ambiente tranquillo e positivo, con lei ho stretto un rapporto quasi fraterno. Inoltre è una delle poche che ancora riesce a vendere molti dischi e tutti i suoi concerti vanno sold-out.”
Ma di lavoro cosa fai?
Ogni musicista, prima o poi, si trova a dover rispondere a questa domanda. Accettare che fare musica sia un lavoro vero e proprio non è semplice per qualcuno, come ci ha raccontato Roberto:
“Mio babbo mi diceva sempre di andare a lavorare invece che perdere tempo con la musica, anche se io già lavoravo – ci ha confessato. – Purtroppo non ha fatto in tempo a vedere il mio successo.”
Ma le difficoltà di lavorare nella musica non si limitano a qualche equivoco. Infatti, per un professionista è difficile emergere in un settore in cui la concorrenza è molto alta. E per chi cerca di entrarci è ancora più complicato.
“È un ambiente molto chiuso, soprattutto perché c’è poco lavoro – ci ha spiegato Roberto Bassi. – Per esempio, l’entourage di Alessandra Amoroso è lo stesso da dieci anni. Si vedono sempre le stesse facce.”
In questo periodo di emergenza Roberto, come molti altri, è stato costretto a interrompere totalmente il suo lavoro. Un arresto che si è rivelato problematico sia a livello emotivo che economico.
“Il primo periodo non è stato semplice, soprattutto passare da continui tour in giro per l’Italia a stare tutto il giorno chiuso in casa. Per un mese non ho suonato neanche una nota, poi mi sono dato una mossa e mi sono messo a studiare, arrangiando brani e aggiornandomi sui nuovi software per comporre musica.”
Oltre a lavorare con Alessandra Amoroso, Roberto Bassi collabora con molti musicisti, tra cui Giulio Wilson, cantautore fiorentino autore del brano “Fido”.
A marzo ha suonato con lui in un concerto acustico a Digione, in Francia, che è stato trasmesso in streaming.
Inoltre sta lavorando anche con Leonardo Ignesti, musicista e cantautore mugellano, alla composizione di brani che presto saranno presentati al pubblico.
Nei prossimi giorni, Roberto Bassi sarà impegnato in un tour in radio con Alessandra Amoroso: Rtl, Radio Italia, RDS e molte altre.
“Ci vogliono le capacità, e anche un bel po’ di testardaggine – ci ha detto. – Io ci sono arrivato a quarant’anni, ma ce l’ho fatta. Sono l’esempio che non bisogna mai rinunciare ai propri sogni.”
Pietro Santini
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