“Occhi di Bosco”: il progetto musicale che unisce amicizia, natura e De André
MUGELLO – Nei libri di letteratura, da diversi anni, oltre ai classici intramontabili della cultura italiana come Leopardi, Ungaretti e Manzoni c’è anche un cantautore, il poeta degli ultimi Fabrizio De André. L’artista genovese, sia durante la sua carriera che successivamente alla sua prematura scomparsa nel 1999, ha influenzato moltissimi artisti italiani oltre che generazioni intere di appassionati. E proprio dall’incontro tra alcuni appassionati, amici di lunga data, che nasce il progetto “Occhi di Bosco”, che vede Francesco Fuligni, Iacopo Landi, Francesca Morozzi, Stefano Morozzi, Andrea Sciarra, Leonardo Bettini, Filippo Morozzi e Andrea Gena insieme per riportare la muscia del grande cantautore non sui palchi, ma nell’intimità della natura nostrana, tra i boschi e monti di cui il Mugello ne è pieno. Uno spettacolo quindi che nasce da amicizia: quella che lega questo gruppo di musicisti e quella che non potrà mai far venire a noia la musica, la poesia e il messaggio di una delle menti più sensibili del nostro tempo.
Come nasce questa passione per De André?
“Non è facile da spiegare, si rischia di entrare in risposte forse ovvie e scontate. De André cattura, affascina, emoziona e resta sempre attuale, quasi inutile dirlo. Crediamo sia importante, visti i tempi che corrono riscoprire certi valori che hanno ispirato la poetica del cantautore, come l’importanza della diversità, la ricchezza che deriva dell’incontro fra culture diverse, l’attenzione per i deboli e gli emarginati. Il progetto ‘Occhi Di Bosco’ ha la finalità di riscoprire e rendere nuovamente attuale il messaggio di De André, con una serie di concerti ed esibizioni itineranti, cercando allo stesso tempo di valorizzare il territorio del nostro Mugello”
L’autore è un pretesto per fare musica tutti insieme, o suonare tutti insieme è un pretesto per poter celebrare De André?
“De André unisce, ed unisce profondamente. Suonare e cantare insieme riflettendo su certe tematiche per forza di cose crea una identità specifica, ed ognuno di noi si sente in un certo senso parte di essa”.
Sarà tutto improvvisato?
“No, c’è un lavoro che, anche se inconsciamente, dura da anni. Possiamo dire però che nel concreto si è avviato solamente qualche mese fa. Ci siamo ritrovati con un gruppo di amici e appassionati del cantautore e abbiamo deciso di rendergli omaggio con un progetto specifico a lui dedicato. Non tutti siamo professionisti, ma ognuno di noi ha ‘qualcosa da dire’ a riguardo. C’è chi viene da varie esperienze musicali ed ha voglia di condividere con altri musicisti qualche canzone del cantautore”.
Che messaggio volete esprimere con questo progetto?
“Quello che vogliamo fare è creare una comunità di musicisti che si propone al fine di valorizzare il cantautore e la bellezza paesaggistica del nostro territorio. Non ci sono vincoli di età, esperienza o provenienza e siamo a disposizione di chiunque voglia coinvolgerci in un suo evento. L’intento è quello di coinvolgere col tempo più musicisti, diversificandoli per ogni evento, proponendo esibizioni itineranti nel panorama della nostra vallata e dell’Appennino, per cui invitiamo chi ha questo desiderio a farsi avanti e contattarci via email a [email protected] o sulla nostra pagina Facebook”.
La prima uscita di “Occhi di Bosco” sarà al Rifugio “I Diacci” domenica 4 agosto, alle ore 15.30, ed i musicisti che parteciperanno sono Francesco Fuligni (Baba), Iacopo Landi (Iuzzo), Francesca Morozzi, Stefano Morozzi e Andrea Sciarra (Overflow Acoustic Duo), Leonardo Bettini, Filippo Morozzi e Andrea Gena (Jimmy & Selter). Sarà possibile per l’occasione raggiungere il rifugio in autonomia o con escursioni guidate curate da Namecos Trekking.
Andrea Pelosi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 luglio 2019
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