BARBERINO DI MUGELLO – La Befana, quest’anno, ha portato uno splendido regalo a Barberino.
Lunedì 6 gennaio, infatti, il paese mugellano ha passato una bella giornata, ricca di iniziative, che ha raggiunto il suo apice con l’esibizione della Funk Off. La piazza era gremita di persone che hanno marciato insieme alla band vicchiese toccando i punti più colpiti dal sisma passando per corso Corsini fino alla Pieve di San Silvestro per poi tornare in piazza Cavour per concludere il concerto.
Un vero successo, dicevamo, non solo per quanto riguarda la folta presenza del pubblico, non solo per la straordinaria esibizione della Funk Off, ma per la capacità della band di coinvolgere il pubblico con piccole coreografie, un coro a quattro voci ed, ovviamente, mani alzate a tempo di musica.
“Una bellissima festa della Befana – racconta il sindaco Giampiero Mongatti – organizzata dalla Consulta dei Genitori insieme a ProLoco, comitato Commercianti ViviBarberino e dal Comune. Siamo molto soddisfatti, è venuta davvero moltissima gente. Anche il tempo ci ha aiutato, nonostante il freddo. La ciliegina sulla torta è stata la presenza dei Funkoff che sono, innanzitutto meravigliosi, e che hanno fatto il giro del paese portando la loro allegria musicale in maniera totalmente volontaria e gratuita offrendo un grande gesto di solidarietà alla comunità. Hanno dimostrato di avere un cuore grande. Le feste, quest’anno, hanno assunto un significato più importante, quello vero! Quest’anno c’era sicuramente più voglia di scendere in piazza, farsi gli auguri e stare insieme”.
Una grande emozione anche per la band: “È stata una grande emozione, nata da quando insieme al vicesindaco Sara Di Maio abbiamo percorso il tratto che avremmo dovuto fare per questa esibizione – ha spiegato Dario Cecchini leader della FunkOff -. È stato un colpo abbastanza forte. Era da settembre che non venivo a Barberino e vedere il paese in queste condizioni, con le case inagibili, i calcinacci e le crepe è stata una grande emozione. Siamo quindi partiti un po’ ‘straniti’ ma poi ci siamo ripresi. È difficile da spiegare ma, quando suoniamo, entriamo quasi in trance. Speravamo in una folta partecipazione e così è stato. Questo vuol dire che l’idea del Jazz Club of Vicchio e nostra è piaciuta e che le persone hanno ancora voglia di divertisti e di buttarsi questo momento alle spalle. Dobbiamo farne tesoro ed andare avanti”.
Un piccolo, e tenero, spettacolo dentro lo spettacolo è stato offerto da un bambino che, con un sassofono giocattolo ha mimato tutta l’esibizione attirando su di sé applausi ed attenzioni.
“Oramai è una presenza fissa – racconta ridendo Cecchini – È il figlio del nostro sassofonista Yuri Romboli. Prende più applausi lui della band!”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 Gennaio 2020