MUGELLO – I Cartagine sono una band che si forma nell’aprile del 2019, dall’incontro tra Paolo Sbarzagli e Neri Bandinelli.
Alla domanda su chi siano i Cartagine una volta scesi dal palco rispondono: “Due ragazzi normali e sinceri che amano raccontarsi attraverso la propria musica.”
La band unisce influenze indie-rock con sonorità moderne e tendenze Pop, grazie all’utilizzo di potenti suoni elettronici. “Le nostre influenze sono molteplici – raccontano. – Derivano dal più classico indie-rock dei primi anni 2000 fino ad arrivare a tendenze più moderne, come quelle della Trap e del Pop. Invece per i testi derivano principalmente da esperienze di vita quotidiana, inquadrate nel mondo dell’Itpop.”
I brani “RIP” e “Stuntman” sono usciti tra ottobre 2019 e gennaio 2020. Nei loro testi si percepisce davvero questo costante richiamo alla vita di tutti i giorni, insieme ai più classici temi dell’immaginario Indie. Il tutto viene poi scardinato da suoni elettronici e da una vena decisamente dark, che rende la loro musica originale e difficilmente inquadrabile in una definizione di genere.
All’interno di una realtà piccola come quella del Mugello, molti gruppi suonano soltanto per divertimento e passione, senza puntare a un guadagno e senza l’aspettativa di raggiungere un pubblico più vasto. L’obiettivo dei Cartagine, invece, è quello di far diventare la loro passione un lavoro.
“Da qui nasce la necessità di ottenere un pubblico sempre più ampio per mezzo di un lavoro costante – dicono. – Noi crediamo che la fama non sia mai regalata, ma sempre guadagnata, dunque ottenuta attraverso un percorso di maturazione e duro lavoro.”
Un punto di vista molto consapevole, che si oppone alla tendenza di una fama effimera, che genera solo ascolti, promossa dalla televisione, dai social e dai Talent Show.
Torniamo al nostro territorio, e chiediamo ai ragazzi se secondo loro sia più difficile per una band emergere nel Mugello piuttosto che in una città, dove le occasioni per esibirsi e farsi conoscere sono maggiori.
“Per la realtà odierna è possibile far arrivare la propria musica ovunque, da qualsiasi luogo – rispondono. – Tuttavia, rapportarsi faccia a faccia con il potenziale pubblico e con gli addetti ai lavori rimane il miglior modo per costruire un’adeguata rete di contatti. Quindi vivere in un contesto cittadino può aiutare.”
È uscito da pochissimo il terzo singolo “Los Angeles”, estratto dal loro album d’esordio “Molotov”. Ci raccontano che i brani del disco sono stati scritti tutti in un periodo di due mesi, a seguito del quale è iniziata la preparazione del live e la creazione di una strategia d’uscita discografica. “L’album segue un flusso di coscienza relativo a un preciso periodo della nostra vita e dunque a una determinata esigenza musicale. Ad oggi stiamo lavorando maggiormente sul perfezionamento dell’ambito live e sulla stesura di nuovi brani.”
I Cartagine hanno già all’attivo alcuni concerti e i loro brani sono stati inseriti in alcune playlist.
“Il pubblico sta rispondendo positivamente ai nostri primi singoli – raccontano. – Nonostante il live che proponiamo sia più rock rispetto alle registrazioni originali dei brani, il pubblico ha espresso buoni pareri in merito.”
In attesa dell’uscita di “Molotov”, trovate qui la loro scheda con i primi tre brani.
Pietro Santini
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 marzo 2020