BORGO SAN LORENZO Davvero una “Serata De André”, quella tenutasi venerdì sera nella cappella del Villaggio La Brocchi a Borgo San Lorenzo. Unica, nei suoi diversi ingredienti. Ed emozionante, come testimoniano quelli che vi hanno partecipato.
Un connubio tra musica, arte e cucina con il cuoco del ristorante Ethnos che non solo ha portato in tavola piatti della cucina genovese, ma ha fatto una ricerca dei cibi preferiti da De André. E fin dagli antipasti è entrato in scena Goffredo Rontini, con il “suo” De André, cantato, letto, interpretato, senza interruzioni.
Di “delizioso connubio tra musica di livello e cucina” parla ad esempio Caterina Santelli, capogruppo delle Liste Civiche di Borgo San Lorenzo e referente comunale per le politiche giovanili, presente alla serata: “Portare in repertorio la musica di De Andrè è sicuramente una delle sfide più difficili per qualsiasi cantautore. Si tratta di un mostro sacro. La delicatezza di Goffredo ha trasmesso esattamente la consapevolezza di questo. Mi sono commossa sulle notte “Creuza de ma”, ed ho assaporato l’intensità della ” Canzone dell’amore perduto”. In una location che esprime già emozione anche in silenzio, ringrazio Goffredo per aver saputo rendere in maniera incantevole omaggio al più grande cantautore italiano. Le poesie di Faber trasudano di tutti quei sentimenti che sono dentro ognuno di noi e offrono spunti di riflessione per la crescita personale. Per me -conclude Santelli- De Andrè andrebbe studiato nelle scuole”.
Damiano Cocchi, che di musica se ne intende, ha apprezzato: “Confrontarsi con De André non è mai facile. Goffredo però ha saputo metterci l’anima e la voce giusta, utilizzando anche delle azzeccatissime citazioni come presentazione dei brani. Ci ha regalato un’esibizione non banale di due ore senza pause,come sanno fare i più “navigati”, durante la quale mi sono anche divertito a capire tutti i riferimenti a De André contenuti nei suoi quadri. Sarei curioso di sentirlo con qualche altro strumento di supporto”.
Già, perché sul “palco” Rontini, artista eclettico, era circondato da sue opere, raffiguranti il mondo di Faber. E così, alla fine, i partecipanti all’evento sono usciti molto soddisfatti. “Bellissimo binomio -dice Roy Gabellini- a Villa Brocchi. Atmosfera veramente bella, cenare in una chiesa con la musica di De André (strano), cantata da un amico che mi ha commosso… – De André è un debole mio…-. Bravo Goffredo per tutto, i quadri, i pezzi ricercati e il cibo che avete scelto per la serata. Tutto riuscito e molto bello, grazie davvero!”
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 ottobre 2019