Francesco Fuligni nasce a Firenze nel 1976. Il suo primo album “Terra di passaggio” esce nel 2011, prodotto dalla Music Valley Records. Nella sua carriera (qui la sua scheda) ha collaborato con diversi musicisti, tra cui il rapper pratese Blebla, Lorenzo Ciolini “Zic”, giovane cantante proveniente dal talent show Amici, e ci assicura che in futuro ci saranno novità interessanti su questo fronte.
Ascoltando la musica di Francesco viene naturale chiamarlo cantautore, ma è una definizione che sembra stargli un po’ stretta.
“Io sono un Cantastorie, vivo musicalmente con le esperienze della vita. Non sono un poeta che scrive nella sua solitudine – ci racconta. – Tanto è vero che in questo periodo di quarantena niente penna niente creatività.”
Le cose che lo ispirano sono molte: “Le cassette di mio padre, i dischi di mia sorella, poi la grande passione per i cantautori (Guccini su tutti), l’amore per la musica popolare… Sono tante le influenze che ti capitano nella vita.”
La sua musica è molto legata alla sua terra: il Mugello. Dal brano “I’Leprino”, dedicato a un artigiano e artista di Sant’Agata, al video musicale di “Rosso”, girato interamente nel centro storico di Scarperia, fino alla commovente canzone “Fido”, che racconta la storia del famoso cane fedele di Luco.
“Nelle mie canzoni c’è tanto Mugello – conferma Francesco. – Con la mia terra ho una sorta di amore e odio. Sono attratto dall’essere toscano, sia nell’uso delle parole che nello stile di vita. Il mio obiettivo è la ricerca di quella che è la musica popolare oggi. Poi credo che sia necessario contaminarsi e conoscere sempre di più musiche di popoli diversi.”
Veniamo a oggi. A inizio aprile è uscito il suo ultimo brano, intitolato “Due Spiccioli”, a cui hanno collaborato diversi musicisti mugellani, come Stefano e Francesca Morozzi (chitarra e flauto), e Andrea Sciarra (batteria). La regia del video è di Franco Guardascione e il montaggio di Iacopo Landi.
“Hai ancora un po’ di trucco sugli occhi di una festa d’estate, hai ancora un po’ di trucco sugli occhi, son cose passate.”
“La canzone nasce da un tuffo nel passato – ci racconta Francesco. – In questo brano ho cercato di evidenziare la bellezza di una storia d’amore; quando finisce qualcosa rimane… due spiccioli appunto, perché noi dobbiamo vivere bene il presente.”
Restiamo in attesa del suo prossimo lavoro, che si prospetta davvero molto interessante.
Pietro Santini
Foto tratte dal blog:
https://francescofuligni.wordpress.com/
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 Maggio 2020