Capodanno dell’Annunciazione, concerto nella chiesa borghigiana di San Francesco
BORGO SAN LORENZO – Oggi domenica 8 aprile alle 17.30 a Borgo San Lorenzo nella chiesa di San Francesco, accanto al santuario del Santissimo Crocifisso, è organizzato con i patrocini del Comune e della Regione Toscana il “Capodanno dell’Annunciazione”, un concerto ad ingresso libero con raccolta di offerte per il restauro dell’organo barocco Stefanini 1696, questo un’importante iniziativa portata avanti da anni da Marilisa Cantini e dalla Parrocchia borghigiana. Si ricorda con lo spettacolo l’antica tradizione toscana che festeggiava l’inizio dell’anno con il giorno dell’Annunciazione. Una regola che il Granduca Francesco Stefano di Lorena abolì nel 1749 adottando, con due secoli di ritardo, il calendario gregoriano che appunto fissa il 1° gennaio come primo giorno dell’anno civile. In tutta la Regione sono allestite oggi manifestazioni dedicate alla festività che simbolicamente segna anche l’inizio della “stagione buona”. Quel che verrà fatto a Borgo San Lorenzo sarà un concerto, diretto da Giampaolo Lazzeri, in cui si ascolterà musica che diviene armonia e preghiera cantata per l’Annunciazione, un evento di rara potenza espressiva in grandissimo organico orchestrale e vocale, composto dalla Filarmonica Rossini di Firenze con 50 strumentisti insieme a due prestigiosi cori, la Cappella della Cattedrale di San Miniato e la Corale San Genesio della Diocesi di Pisa, eccellenze della musica liturgica toscana.
“Alla centralità di Maria è dedicata l’esecuzione dei mirabili ‘Pezzi Sacr’ di Giuseppe Verdi rivolti alla Vergine – spiega la professoressa Cantini – per coro a cappella ascolteremo l’Ave Maria a quattro voci su testo di Arrigo Boito; le Laudi a Maria per soprani e contralti sui versi del Paradiso dantesco-canto XXXIII. Suonano come reali preghiere, composte da un Verdi che, alla fine dei suoi anni, si interroga sul proprio sentire religioso. Brani di grande meditazione ed estrema attualità, i quattro pezzi sacri saranno rappresentati quest’anno al Maggio Musicale Fiorentino con la direzione di Zubin Metha (19 giugno). Le Laudi alla Vergine e l’Ave Maria sono pagine quasi “palestriniane” senza tensioni teatrali e asprezze armoniche del melodramma, ma preghiere private e sommesse, che invece del classico ‘Amen’ si chiudono con il saluto ‘Ave’, una citazione dell’Angelo annunciante. Oltre a Verdi il programma impagina importante musica sacra: Victimae Paschalis Laudes, sequenza per l’ottava di Pasqua-domenica in Albis 8 aprile, giorno del concerto, mirabilmente orchestrata per fiati; il mottetto ‘Venite tutte le genti’, per grande orchestra e doppio coro, composizione maestosa per la storica solennità della Santa Croce lucchese; dal repertorio Cei, il canto ‘Ti seguirò’ di mons. Frisina, il massimo autore contemporaneo per l’animazione liturgica che ha onorato la Filarmonica di importanti collaborazioni”.
Ma non ci sarà solo musica sacra. “Il programma – prosegue la Cantini – comprende brani consoni alla solennità di questa Domenica in Albis (Haydn, Divertimento per Harmoniemuzik; De Haan, Canterbury Chorale). Non potrà mancare dalla Filarmonica un brano omaggio a Rossini compositore (Dal tuo stellato Soglio, da Mosè in Egitto) nell’anniversario del 150° dalla morte del maestro. Unica concessione all’emozione moderna: l’esecuzione dell’Ave Maria Paien, toccante pezzo per voce femminile solista, tratto dallo spettacolare “Notre Dame de Paris”.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 aprile 2018