Luigi Barletti
La Scheda:
STUDI & MAESTRI
Ho preso le prime lezioni di pianoforte nella Scuola di musica comunale di Borgo San Lorenzo. O meglio, le prime lezioni erano di solfeggio e tutti quelli che come me hanno frequentato la “Marco da Galliano” in quegli anni, hanno senz’altro il ricordo di Bruno Corsi come primo maestro.
Molti anni dopo sono approdato al conservatorio “Cherubini” di Firenze, dove ho dato gli esami di teoria e solfeggio, compimento inferiore di composizione, compimento inferiore di pianoforte complementare e storia della musica (passando anche per studi di contrabbasso e musica corale).
Fra i tanti maestri che ho avuto, mi sento particolarmente debitore nei confronti di Marco Corsi (pianoforte e organo), Carlo Prosperi (armonia e composizione), Bruno Rigacci (composizione e pianoforte complementare) e Sergio Miceli (storia della musica).
ATTIVITA’ & GRUPPI
Sono stato organista nella Pieve di Borgo S. Lorenzo, inizialmente col coro dei bambini diretto da Andrea Lapi, e poi, per un lungo periodo, con quello dei giovani, dove mi sono alternato con Filippo Margheri all’organo e alla direzione. Mi sono anche cimentato nella scrittura di qualche brano, uno dei quali (“Mandaci”, con testo di mio fratello Lorenzo) è diventato una piccola “hit liturgica” locale. Nella seconda metà degli anni ‘90 ho organizzato le quattro edizioni della Rassegna dei cori parrocchiali mugellani.
Mi sono dedicato al teatro musicale con la Compagnia teatrale “Il Piccolo”, dove mi sono occupato di tutto quanto attenesse alla musica (basi, arrangiamenti, direzione del coro, preparazione dei solisti, composizione di qualche musica di scena). Le esperienze che mi piace ricordare in quest’ambito sono i due classici “Aggiungi un posto a tavola” e “Se il tempo fosse un gambero” (con musiche del grande Armando Trovajoli), e la trilogia “I leoni del brecciolino”, “Il gene del sentimento” e “I fantasmi di Boscobello”, commedie musicali scritte, testo e musica, da mio fratello Lorenzo Barletti.
Con Francesco Paoli ho formato verso la fine degli anni ‘80 un duo “country mugellano”, voce e chitarra, che si chiamava “Florence Mountain Buskers”. Ci esibivamo per lo più per strada ma abbiamo anche vinto un’edizione delle mitiche feste di Santa Lucia, condotte dal grande Leonardo Ubaldi.
Le feste di Santa Lucia, poi divenute “Chitelhafattofare”, sono anche all’origine della mia esperienza nello storico gruppo dei LEM, con Paolo Frizzi, Sauro Pasi e Mauro Spadavecchia (allora orfani del tastierista Roberto Bassi).
Mi sono pure improvvisato chitarrista e fisarmonicista coi Maggiaioli della Pieve, da una costola dei quali ho contribuito a far sorgere, per un breve periodo, il gruppo dei “Rusignoli”.
Recentemente, Paolo Guidotti, Andrea Lapi, Amos Fabbri & Co. mi hanno adottato nella loro “Bandaiod”.
PASSIONI & RIFLESSIONI
Mi piace tutta la musica bella, ma sono contrario alla retorica che tutta la musica sia bella. Credo anche che il gusto musicale non sia solamente un fatto spontaneo ma che vada educato e coltivato.
Amo più o meno tutta la musica classica (d’altra parte, se fosse stata brutta non sarebbe diventata classica), con una particolare predilezione per la letteratura pianistica e per i periodi dal classico al tardoromantico.
Nell’ambito della musica, chiamiamola, “non-classica” ho una passione per il cosiddetto progressive rock, su tutti Genesis e PFM.
I miei gruppi
Compagnia “Il Piccolo”
Florence Mountain Buskers
LEM
Maggiaioli della Pieve
I Rusignoli
Bandaiod
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